CHAKRA: La Metafisica del Cuore (p.te 2) – FIDUCIA

Scopri Come Funziona la Tua Energia 💎⭐️💚🙏

Che cos’è il cuore? Qual è il suo potere e cosa possiamo fare per imparare a usarlo?
Una chiaccherata con Loris per saperne di più sul magico mondo del cuore che è dentro ciascuno di noi 💚

CAPITOLI DEL VIDEO:

Rilassati nel sesso e diventerà una guarigione.

polpastrelli con le faccine disegnate, carini e teneri

Domanda: “Come si può trasformare l’atto sessuale in un’esperienza meditativa? Bisognerebbe praticare qualche posizione sessuale speciale?”.


Le posizioni sono irrilevanti; la cosa importante è l’atteggiamento – non la posizione del corpo, ma la posizione della mente. Però se cambi la tua mente potresti voler cambiare le tue posizioni, poiché sono collegate. Le posizioni non sono però fondamentali.
Ad esempio, l’uomo sta sempre sopra la donna. Questa è una posizione egoista, perché l’uomo pensa sempre di essere migliore, più in alto, superiore. Come potrebbe stare sotto la donna! Ma in tutto il mondo, nelle società primitive, è la donna a stare sopra l’uomo. Perciò in Africa questa posizione è conosciuta come “la posizione del missionario”, perché quando i missionari cristiani arrivarono in Africa per la prima volta, i primitivi non erano in grado di capire cosa stessero facendo. Pensavano che in quella posizione il missionario avrebbe ucciso la donna. Quindi la posizione dell’uomo sopra la donna è conosciuta in Africa come la posizione del missionario. I primitivi africani dicono che è violento mettere l’uomo sopra la donna, perché lei è più debole e delicata, quindi dovrebbe stare sopra. Ma è difficile per l’uomo immaginarsi più in basso della donna, inferiore a lei.


Se cambia la tua mente, cambieranno molte cose. È meglio che la donna stia sopra, per molte ragioni: se la donna sta sopra, sarà passiva e non potrà fare molta violenza, si rilasserà semplicemente. Inoltre, anche l’uomo sotto di lei non potrà fare molto, dovrà rilassarsi. Questo va bene. Se invece l’uomo sta sopra, sarà inevitabilmente violento e si darà da fare, mentre lei non deve fare nulla. Per il tantra dovete rilassarvi, quindi è giusto che sia la donna a stare sopra, perché è in grado di rilassarsi meglio dell’uomo. La psicologia femminile è più passiva, quindi il rilassamento arriva facilmente. Le posizioni cambieranno, ma non preoccuparti troppo delle posizioni; pensa a cambiare la tua mente. Abbandonati alla forza della vita, fluisci in essa. Talvolta, se siete davvero abbandonati, i vostri corpi assumeranno la posizione necessaria in quel momento. Se entrambi i partner sono profondamente abbandonati, i loro corpi assumeranno la giusta posizione.
Tutti i giorni le situazioni cambiano, per cui non c’è bisogno di fissare le posizioni in anticipo. Provare a fissare le posizioni in anticipo è un problema. Ogni volta che provi a fissare qualcosa sei nella mente e non ti stai lasciando andare.
Se ti abbandoni, lasci che le cose prendano la loro forma naturale e quando entrambi i partner sono abbandonati avviene una splendida armonia. A quel punto assumeranno molte posizioni o non le assumeranno affatto ma si rilasseranno semplicemente. Dipende dalla forza vitale, non dalla decisione mentale presa in anticipo. Non hai bisogno di decidere nulla in anticipo. Decidere è il problema. Anche per fare l’amore devi decidere e consultare libri.


Esistono libri su come fare l’amore. Questo mostra che tipo di mente umana abbiamo generato. Se consulti dei libri anche per fare l’amore, l’amore diventa una cosa cerebrale. Non c’è nulla a cui non pensi; in realtà, prima fai le prove nella tua mente, poi le metti in atto. La tua azione è una copia, non è mai reale; è solo una recita, una prova che metti in atto, per nulla autentica.
Lasciati semplicemente andare e segui l’energia. Che paura c’è? Perché aver paura? Se non riesci a essere senza paura con il tuo amante, quando sarai senza paura? Una volta che hai sentito che l’energia vitale di per sé aiuta e ti fa prendere la strada giusta, avrai avuto un’intuizione fondamentale che non ti lascerà mai più. Allora potrai abbandonare tutta la tua vita al Divino, perché Lui sarà il tuo amato.
Allora lascerai tutta la tua vita in mano al Divino. Non penserai e non farai più programmi; non costringerai più il futuro in base alla tua volontà, ma permetterai semplicemente a te stesso di entrare nel futuro in base alla sua volontà, asseconderai il TUTTO.


Come rendere il sesso una meditazione? Semplicemente lasciandosi andare. Non pensarci, lascia che accada. E rilassati; non pensare al futuro. Questo è uno dei problemi fondamentali della mente: pensa sempre al futuro, mira in continuazione al risultato e il risultato è nel futuro. Non sei mai nell’azione, ma sempre nel futuro alla ricerca di un risultato, proprio questa ricerca del risultato disturba e rovina ogni cosa.
Sii semplicemente nell’azione. Cos’è il futuro? Verrà, non hai bisogno di preoccupartene, comunque non saranno le tue preoccupazioni a farlo venire. Sta già venendo; è già venuto. Quindi dimenticatelo. Sii semplicemente qui e ora.
Il sesso può diventare un’intuizione molto profonda sull’essere qui e ora. Questa, penso, è ormai l’unica azione rimasta in cui è possibile essere qui e ora. Non puoi essere qui e ora in ufficio, mentre studi all’università o in qualsiasi altro posto del mondo moderno. Solo in amore puoi essere qui e ora.
Ma nemmeno in quel caso lo sei, perché pensi ai risultati. Ora come ora molti libri moderni hanno creato nuovi problemi. Leggi un libro su come si fa l’amore e hai paura: ti domandi se lo stai facendo bene oppure no. Leggi come va assunta una determinata posizione, o quali posizioni vadano assunte, e temi di non assumere quelle giuste.


Gli psicologi hanno creato nuove angosce nella mente umana; dicono che il marito deve ricordarsi se la moglie stia raggiungendo l’orgasmo o no e lui si preoccupa. Ma questa preoccupazione non aiuterà in nessun modo, anzi, diventerà un ostacolo.
La moglie si preoccupa se sta aiutando il marito a rilassarsi completamente o no. Deve far vedere di essere molto felice, così tutto diventerà falso. Tutti e due si preoccupano del risultato, così, a causa di questa preoccupazione, il risultato non arriverà mai.
Scordatevi di tutto. Fluite nel momento e permettete ai vostri corpi di assumere le loro espressioni naturali. I vostri corpi la sanno lunga, hanno la loro saggezza. Sono fatti di cellule sessuali e hanno un programma incorporato, per cui voi non siete affatto necessari. Lasciate semplicemente fare al corpo e il corpo si muoverà. Questo abbandonarsi alla natura insieme, questo lasciarsi andare vicendevole, farà nascere automaticamente la meditazione.


Se riesci ad avere questa sensazione nel sesso, saprai una cosa… e ogni volta che ti arrendi sentirai quella stessa cosa. A quel punto ti puoi arrendere a un Maestro: è una relazione d’amore e quando inchinerai la testa ai suoi piedi, essa si svuoterà e tu sarai in meditazione.
Allora non ci sarà perfino più bisogno di un Maestro: andrai fuori e ti arrenderai al cielo. Sai come arrenderti, questo è tutto: puoi arrenderti a un albero. Ma sembra sciocco, perché non sappiamo come fare ad arrenderci. Quando vediamo un primitivo che si arrende al fiume chiamandolo Madre Divina, o al sole che sorge chiamandolo Somma Divinità, o a un albero toccando con la testa le sue radici, ci sembra una superstizione. Si dirà: “Che cose stupide! Cosa faranno mai l’albero, il fiume e il sole? Non sono certo delle divinità”. Tutto diventa un Dio se riesci ad arrenderti. È la tua resa che crea la Divinità. Il Divino non esiste: esiste solo la resa della mente, proprio ciò crea il Divino.
Arrenditi a una moglie e diventerà Divina; arrenditi a un marito e diventerà Divino. La Divinità si rivela tramite la resa. Arrenditi a una pietra e non ci sarà più una pietra, ma una statua, una persona viva. Devi solo imparare ad arrenderti. E dicendo questo non mi riferisco a una tecnica. Voglio dire che tu hai una naturale possibilità di arrenderti nell’amore. Arrenditi in amore e l’avvertirai. Poi lascia che si propaghi in tutta la tua vita.

OSHO – “The Book of The Secrets vol. II”
©1975 International copyright by Osho International Foundation

La tua paura annienta la tua fiducia

orso bianco con fauci spalancate ragazzina senza paura con vestito blu

È possibile che tutto torni come prima o anche meglio? Non lo possiamo sapere. Ma tu ora cosa stai facendo?

Se dai spazio alla paura la tua salute e il tuo equilibrio ne saranno contaminati e chiuderai la tua possibilità di vedere nuove vie: sei focalizzato sul cercare di non perdere qualcosa e non puoi vedere se si stanno aprendo nuove porte che prima ti erano sconosciute. Per vedere quelle porte hai bisogno di essere aperto e rilassato. E si apriranno, ce ne saranno tante, stanne certo. È provato che nel corso della storia i momenti di grande crisi sono una grande opportunità di crescita. Ma solo per alcuni, altri vengono eliminati. è un movimento naturale. L’esistenza si muove in questo modo per evolversi, questo lo sai bene anche tu. Guarda i documentari sulla natura, guarda come si muovono le specie animali e vegetali per sopravvivere, per contribuire all’evoluzione della propria specie. È la natura.

È chiaro che arriva la paura, tante minacce e tanti elementi sconosciuti da un giorno all’altro: tutto normale.
Ma ricordati che puoi fare qualcosa: puoi non darle spazio. Se non le dai spazio non può sopravvivere come forma nel tuo sistema energetico. Se le dai spazio la coltivi, le dai cibo e la paura cresce prendendo il sopravvento su di te. A quel punto il tuo sistema energetico entra in crisi.

Come tanti altri in questo periodo di isolamento, mando messaggi o parlo con amici, colleghi, anche persone che non sento da tanti anni. Non ho mai sentito così tanto amore come in questi giorni, tanto bisogno di ricevere amore e tanto bisogno di darlo. Perché? Ci potrebbero essere diversi motivi, ma il motivo fondamentale è che l’amore è un bisogno naturale. Ne hai sempre avuto bisogno ma causa il tuo stile di vita non gli hai mai dato spazio. Te ne sei dimenticato. L’esperienza che hai fatto nella tua vita è quella di imparare a chiudere il cuore per non sentire le difficoltà, il dolore. Anche questo è un movimento naturale: quando c’è dolore il cuore naturalmente si chiude. Il tuo cuore si è abituato a essere represso, chiuso, ma c’è sempre stato. è sempre stato lì.
È insito nella nostra natura. è parte dell’esistenza, di tutti gli esseri viventi, è uno dei pilastri che permette agli organismi viventi di essere vivi, di stare nel momento presente, di radicare la propria esistenza e di muovere la propria vita da uno spazio sano.

Ora questo campo di amore globale è molto presente, su tutta la terra in questo momento stiamo risuonando alla stessa frequenza, è un avvenimento globalmente straordinario. Ora il tuo cuore è più aperto e lo puoi usare, hai questa possibilità. La frequenza del cuore è tremendamente potente ed è una delle vie più efficaci per riaprire lo spazio della nostra fiducia incondizionata. Dal cuore espandi la tua fiducia. Così come la paura minaccia e chiude lo spazio della fiducia. Quando ti accorgi che stai entrando nello spazio della paura fai qualcosa che ti aiuta a riconnetterti alle tue risorse se puoi. Quello che vuoi, qualcosa che ti piace, che ti nutre, attiva i tuoi strumenti.
E quando ti muovi nel mondo (nonostante ora tu possa farlo limitatamente) fallo da uno spazio di fiducia e potrai vedere con occhi diversi.

In questi giorni tutto sta cambiando e tutti hanno questo problema. Cosa significa? Che si stanno aprendo tantissime nuove porte che tanti non riescono a vedere. Usa l’amore che c’è intorno a te, togliti la maschera della paura, sii uno spettatore di questo nuovo mondo.

Questa può essere la tua grande opportunità in questo periodo di cambiamento. Questa può essere la tua meditazione. Non dare spazio alla paura

Con amore.
Loris

La Primavera Non lo Sapeva…

bambina innocente che sta raccogliendo fiori in un prato pieno di fiori gialli

Era l’11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più.
Ma la primavera non sapeva nulla.
Ed i fiori continuavano a sbocciare
Ed il sole a splendere
E tornavano le rondini
E il cielo si colorava di rosa e di blu
La mattina si impastava il pane e si infornavano i ciambelloni
Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse
Era l’11 marzo 2020 i ragazzi studiavano connessi a internet
E nel pomeriggio immancabile l’appuntamento a tressette
Fu l’anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa
Dopo poco chiusero tutto
Anche gli uffici
L’esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini
Perché non c’era più spazio per tutti negli ospedali
E la gente si ammalava
Ma la primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire
Era l’11 marzo del 2020 tutti furono messi in quarantena obbligatoria
I nonni le famiglie e anche i giovani
Allora la paura diventò reale
E le giornate sembravano tutte uguali
Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire
Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme
Di scrivere lasciando libera l’immaginazione
Di leggere volando con la fantasia
Ci fu chi imparò una nuova lingua
Chi si mise a studiare e chi riprese l’ultimo esame che mancava alla tesi
Chi capì di amare davvero separato dalla
vita
Chi smise di scendere a patti con l’ignoranza
Chi chiuse l’ufficio e aprì un’osteria con solo otto coperti
Chi lasciò la fidanzata per urlare al mondo l’amore per il suo migliore amico
Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno
Fu l’anno in cui si capì l’importanza della salute e degli affetti veri
L’anno in cui il mondo sembrò fermarsi
E l’economia andare a picco
Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti
E poi arrivò il giorno della liberazione
Eravamo alla tv e il primo ministro disse a reti unificate che l’emergenza era finita
E che il virus aveva perso
Che gli italiani tutti insieme avevano vinto
E allora uscimmo per strada
Con le lacrime agli occhi
Senza mascherine e guanti
Abbracciando il nostro vicino
Come fosse nostro fratello
E fu allora che arrivò l’estate
Perché la primavera non lo sapeva
Ed aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte
Perché la primavera non lo sapeva
Ed insegnò a tutti
La forza della vita.

Irene Vella

Amore e Attaccamento

Terza domanda: “Hai detto che l’amore può rendere liberi. Ma in genere vediamo che l’amore diventa attaccamento e invece di liberarci, ci rende più schiavi. Puoi dirci qualcosa sull’attaccamento e la libertà?”.
L’amore diventa attaccamento quando non è amore. Era solo un gioco, un inganno. La realtà è l’attaccamento; l’amore esisteva solo come facciata. Quindi, ogni volta che ti innamori, presto o tardi scopri di essere diventato uno strumento e da ciò comincia tutta l’infelicità. Qual è il meccanismo? Perché accade?
Proprio pochi giorni fa è venuto da me un uomo che si sentiva molto in colpa. “Amavo tantissimo una donna,” disse, “il giorno in cui è morta piangevo e singhiozzavo, ma improvvisamente mi sono accorto che dentro di me avvertivo una libertà, come se mi fossi liberato di un peso. Ho provato una profonda sensazione di sollievo, come se fossi diventato libero”.
In quel momento era divenuto consapevole di un secondo livello del suo sentimento. All’esterno piangeva, singhiozzava e diceva: “Non posso vivere senza di lei. Sarà impossibile, la vita non sarà altro che una lenta morte”. Ma “in profondità,” ha detto “sapevo di sentirmi molto bene, finalmente libero”.
Poi, a un terzo livello cominciò a sentirsi cadavere, e che aveva iniziato a sentirsi molto in colpa. “Aiutami”, mi pregò, “cos’è successo alla mia mente? Ho tradito mia moglie così?”
Non è successo nulla; nessuno ha tradito. Quando l’amore diventa possesso, attaccamento, diventa un peso, una schiavitù. Ma perché l’amore diventa un attaccamento? La prima cosa da capire è che se l’amore diventa attaccamento, ti stavi solo illudendo che fosse amore. Stavi solo fingendo. In realtà, avevi bisogno dell’attaccamento. E se vai ancora più in profondità, scoprirai che avevi anche bisogno di diventare uno schiavo.
Esiste una sottile paura della libertà, per cui tutti vogliono essere schiavi. Tutti, naturalmente, parlano della libertà, ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perché quando sei davvero libero, sei solo. E solo se hai il coraggio di essere solo, puoi essere libero.
Ma nessuno ha il coraggio necessario per essere solo. Anche tu hai bisogno di qualcuno. Perché? Hai paura della tua solitudine. Ti annoi di te stesso. E, in realtà, quando sei solo nulla sembra avere veramente significato. Con qualcuno ti distrai, ti circondi di significati artificiali. Non potendo vivere per te stesso, cominci a vivere per qualcun altro. La stessa cosa vale per l’altro: lui o lei non possono vivere da soli, per cui si è alla ricerca di qualcuno. Quando due persone che hanno paura della loro solitudine si incontrano e cominciano a giocare all’amore, in profondità sono alla ricerca di attaccamento, prigionia, schiavitù.
E prima o poi tutti i desideri si avverano. Questa è una delle più grandi disgrazie a questo mondo. Qualunque cosa desideri si avvera, prima o poi l’ottieni e il gioco di facciata scompare. Esaurita la sua funzione, scompare. Quando siete diventati moglie e marito, schiavi l’uno dell’altra, l’amore scompare, poiché era solo un’illusione grazie alla quale due persone hanno potuto diventare schiave l’una dell’altra.
Non puoi chiedere direttamente di essere uno schiavo; è troppo umiliante. Né puoi dire direttamente a qualcuno: “Diventa mio schiavo”; si ribellerebbe. Non potendo dire: “Voglio essere tuo schiavo”, dici: “Non posso vivere senza di te”. Ma il significato è lo stesso. E quando il vero desiderio
è soddisfatto, l’amore scompare. Allora cominci ad accorgerti della schiavitù, delle catene e lotterai per liberarti.
Ricorda uno dei paradossi della mente: se non riesci a ottenere una cosa, la desideri fortemente; se la ottieni, te ne annoi. Quando sei solo, aneli a qualche tipo di schiavitù, e quando sei in schiavitù, aneli alla libertà. In realtà, solo gli schiavi anelano alla libertà, le persone libere tentano di nuovo di essere schiave. La mente oscilla sempre come un pendolo, si sposta da un estremo all’altro.
L’amore non si tramuta in attaccamento. L’attaccamento era il bisogno; l’amore era solo un’esca. Eri alla ricerca di un pesce chiamato “attaccamento”, per il quale l’amore era solo un’esca. Quando il pesce ha abboccato, l’esca viene gettata via. Ricordalo e ogni volta che fai qualcosa, va’ in profondità dentro te stesso alla ricerca della vera causa.
Se ci fosse amore vero, non si tramuterebbe mai in attaccamento. In che modo l’amore si trasforma in attaccamento? Nell’istante in cui dici al tuo amato: “Ama solo me” hai cominciato a possedere. E nell’istante in cui possiedi qualcuno, lo hai insultato profondamente, perché ne hai fatto una cosa, un oggetto. Se io ti possiedo, tu non sei più una persona, ma solo una voce sulla lista dei miei beni. Sei una cosa da usare e poiché sei solo una mia proprietà, non permetterò a nessun altro di usarti. È un contratto nel quale io sono posseduto da te e tu fai di me una cosa. E in base a questo contratto, nessun altro ora può usarti. Entrambi i partner si sentono legati e schiavizzati. Io faccio di te uno schiavo e in cambio tu fai di me uno schiavo.
Allora comincia il conflitto: io voglio essere una persona libera, e tuttavia voglio possederti; tu vuoi mantenere la tua libertà e tuttavia possedermi. Se ti possiedo, sarò posseduto da te. Se non voglio essere posseduto da te, non devo possederti.
Il possesso non dovrebbe mettersi in mezzo. Dobbiamo rimanere individui e muoverci come consapevolezze libere e indipendenti. È possibile incontrarsi e fondersi l’uno nell’altra, senza che nessuno eserciti alcun dominio, in questo modo non ci sarà schiavitù, né attaccamento.
L’attaccamento è una della cose più orribili. E dicendo così, non intendo solo da un punto di vista religioso, ma anche estetico. Quando sei attaccato, hai perso la tua solitudine, il tuo isolamento, hai perso tutto. Solo per sentirti bene, con qualcuno che ha bisogno di te e sta insieme a te, hai perso tutto, hai perso te stesso.
Ma il bello è che tu provi a essere indipendente e a possedere l’altro, mentre lui fa la stessa cosa con te. Quindi, se non vuoi essere posseduto, non possedere.
Gesù ha detto: “Non giudicate affinché non siate giudicati”. È la stessa cosa: “Non possedete affinché non siate posseduti”. Non fare di nessuno uno schiavo o diventerai uno schiavo.
I maestri, i cosiddetti maestri, sono schiavi dei propri schiavi. Non puoi diventare un Maestro senza diventare uno schiavo, è impossibile. Puoi essere un vero Maestro solo quando nessuno è tuo schiavo. Sembra paradossale, perché quando dico che puoi essere un Maestro solo quando nessuno è tuo schiavo, tu ribatterai: “Allora cosa vuol dire essere Maestri? Come posso essere un Maestro quando nessuno è mio schiavo?”. Ma io affermo che solo in quel caso sei un Maestro. In quel caso nessuno è tuo schiavo e nessuno proverà a renderti schiavo.
Amare la libertà, provare a essere liberi, significa fondamentalmente arrivare a una profonda comprensione di se stessi. Adesso sai che basti a te stesso. Puoi condividere con qualcuno, senza dipendere. Posso condividere me stesso con qualcuno. Io posso condividere il mio amore, la mia felicità, la mia estasi, il mio silenzio, ma si tratta di una condivisione, non di una dipendenza. Se non ci fosse nessuno, sarei altrettanto felice ed estatico. Se è presente qualcuno, va altrettanto bene, solo in questo caso posso condividere.
Solo quando realizzi la tua consapevolezza interiore, il tuo centro, l’amore non diventerà un attaccamento. Se non conosci il tuo centro interiore, l’amore diventerà attaccamento. Se lo conosci, diventerà devozione. Per amare devi prima esserci, ma tu non sei.
Il Buddha stava attraversando un villaggio. Un giovane gli si avvicinò e disse: “Insegnami una cosa: come posso servire gli altri?”. Il Buddha rise di lui e disse: “Prima sii. Dimenticati degli altri. Prima sii te stesso e poi ogni cosa seguirà”.
In questo momento tu non sei. Quando dici: “Quando amo qualcuno il mio amore diventa attaccamento” stai dicendo che non sei. È assente colui che fa, non c’è un punto interiore di consapevolezza, per cui tutto quello che fai va storto. Prima sii, dopo potrai condividere il tuo essere e quella condivisione sarà amore. Prima di allora, qualsiasi cosa tu faccia diventerà un attaccamento.
Infine: se stai lottando contro l’attaccamento, hai preso la strada sbagliata. Lottare è possibile: lo fanno tantissimi monaci, eremiti e sannyasin. Si sentono attaccati alle loro case, alle loro proprietà, alle loro mogli, ai loro bambini, e hanno la sensazione di essere in gabbia. Scappano, lasciando le loro case, le loro mogli, i loro bambini e le loro proprietà, si fanno mendicanti e fuggono verso una foresta, verso la solitudine. Ma va’ a osservarli: vedrai che si sono attaccati al loro nuovo ambiente.
Ero andato a trovare un amico eremita che viveva sotto un albero in una foresta molto fitta, in cui vivevano anche altri asceti. Un giorno arrivò un nuovo ricercatore, mentre il mio amico non c’era. Era andato al fiume a farsi un bagno, lasciando così il “suo” albero. Il nuovo sannyasin cominciò a meditare proprio sotto il suo albero.
Quando tornò dal fiume, lo cacciò via da quell’albero e disse: “Questo è il mio albero. Va’ a cercarne uno da un’altra parte. Nessuno può sedersi sotto il mio albero”. E quell’uomo aveva lasciato la casa, la moglie, i figli! Ora l’albero era diventato una proprietà, tanto che nessuno poteva meditare sotto il suo albero.
Non puoi fuggire così facilmente dall’attaccamento perché prenderà nuove forme. Ti illuderai, ma sarà presente. Quindi non lottare con l’attaccamento: prova semplicemente a capire perché esiste e riconoscine il motivo profondo. Poiché tu non sei, c’è attaccamento.
Al tuo interno, il Sé è tanto assente che provi ad aggrapparti a qualsiasi cosa, per sentirti al sicuro. Non avendo radici, provi a fare di qualsiasi cosa le tue radici. Quando sarai radicato nel tuo Sé, quando saprai chi sei, cosa sono questo essere e questa consapevolezza dentro di te, allora non ti aggrapperai a nessuno.
Questo non significa che non amerai. Anzi, solo in quel caso potrai amare, perché solo in quel caso potrai condividere senza condizioni né aspettative. Condividi semplicemente, perché hai in abbondanza — hai così tanto che stai straripando.
Questo straripamento di se stessi è amore. E quando questo straripamento diventa un’ondata travolgente capace di colmare l’intero universo, quando il tuo amore tocca le stelle, quando la terra si appaga nel tuo amore e in esso tutto l’universo si bagna, a quel punto l’amore è devozione.

OSHO – “The Book of The Secrets vol. II”
©1975 International copyright by Osho International Foundation

L’amore ti spaventa perché reprimi il sesso

L’amore ti spaventa perché reprimi il sesso. Una persona che avrà represso il sesso avrà sempre paura dell’amore, perché il sesso segue sempre l’amore. L’amore è l’anima e il sesso il corpo: non si può accettare l’amore, perché il sesso verrebbe subito dopo; è proprio dietro l’angolo. Quindi chi ha represso il sesso non può amare. Può darlo a vedere, può fingere di amare, ma non può farlo veramente perché ha troppa paura. Per questo non è in grado di toccarti con amore: ha paura; un tocco pieno d’amore può in qualsiasi istante diventare un tocco sessuale, quindi avrà paura e non si lascerà toccare.

È possibile creare infinite giustificazioni, ma l’unico vero motivo è la paura, la paura dell’istinto represso. E quella persona sarà piena di odio, perché ogni energia repressa ritorna capovolta alla sua natura originaria.

OSHO – “The Book of The Secrets vol. II”
©1975 International copyright by Osho International Foundation