Anche questo passerà! La leggenda dell’anello del Re.

a cat sleeping with the royal crown

C’era una volta un Re che convocò i più saggi del reame e chiese loro: – “Esiste un mantra oppure un suggerimento che funzioni in ogni situazione, in ogni circostanza, in ogni luogo e in qualsiasi momento? Qualcosa che mi possa aiutare quando nessuno di voi mi sta accanto per darmi dei consigli? Ditemi, esiste un tale mantra?”

Tutti i saggi erano sorpresi dalla domanda del Re. Una risposta per tutte le domande? Qualcosa che possa funzionare ovunque, in ogni situazione, ovvero in ogni gioia, ogni pena, ogni sconfitta e ogni vittoria? Pensarono e ripensarono.

Dopo una lunga discussione, un anziano suggerì qualcosa che andò bene a tutti. Poi andarono dal Re e gli portarono il risultato scritto su carta, con la condizione che il Re non lo doveva guardare per sola curiosità. Solo in momenti di estremo pericolo, quando il Re era da solo e senza vie d’uscita, allora lo avrebbe potuto leggere. Il Re mise il foglio sotto il suo anello di diamante.

Passò un po di tempo e i vicini attacarono il Regno. Fu un attacco di sorpresa. Il Re e il suo esercito combatterono coraggiosamente ma persero la battaglia. Il Re dovette scappare a cavallo e inoltrarsi nella giungla. Ma all’improvviso il Re si trovò alla fine di una strada chiusa. Sotto c’era un dirupo, buttarsi significava morire.
I nemici che lo stavano inseguendo si stavano avvicinando e il Re era preoccupato, non sembrava avere via d’uscita.

Poi all’improvviso vide il diamante che brillava sotto il sole e si ricordò del messaggio nascosto nell’anello. Aprì il diamante e lesse il messaggio che diceva – “Anche questo passerà.”

Il Re lo lesse e poi lo lesse ancora. All’improvviso qualcosa si mosse – Sì! Anche questo passerà! Solo pochi giorni fa, godevo del mio regno, ero il Re più potente fra tutti. E ora il Regno con tutti i suoi piaceri è sparito. Io sto qua che cerco di scappare dai nemici. E così come quei giorni sono passati, anche questo giorno di pericolo passerà. Una calma venne sulla sua faccia. Continuò a stare dove era. Il posto era pieno di bellezza naturale. Non aveva mai visto questo luogo così bello nel suo Regno. La rivelazione del messaggio gli aveva fatto un grande effetto. Si rilassò e dimenticò i nemici. Dopo qualche istante realizzò che il rumore dei cavalli si era allontanato. Si erano spostati da un’altra parte, verso le montagne vicine.

Il Re era molto coraggioso. Riorganizzò il suo esercito e combatté di nuovo. Sconfisse il nemico e riprese il suo impero. Dopo la vittoria, venne ricevuto con grande splendore. L’intera capitale era nell’euforia della vittoria; piogge di fiori venivano lanciati sul Re in segno di onore e riconoscimento. La gente cantava e ballava. Per un istante il Re si disse: -“Sono uno dei Re più grandi e coraggiosi. Non è facile sconfiggermi.” Vide un senso di ego emergere in se stesso.
All’improvviso il diamante dell’anello brillò nella luce del sole e così ricordò il messaggio. Lo aprì e lo lesse di nuovo: “Anche questo passerà” . Diventò silenzioso. Il suo volto cambiò totalmente – da egoista tornò in uno stato di profonda umiltà.

Se anche questo passerà, allora non è tuo. La sconfitta non era tua, la vittoria non è tua. Sei semplicemente uno spettatore. Tutto passa. Siamo testimoni di tutto questo. La vita viene e va. La felicità viene e va. La sofferenza viene e va.

Riflessione.
Ora che hai letto questa storia, siediti per un momento in silenzio e valuta la tua vita. Anche questo passerà. Pensa ai momenti di gioia e vittoria nella tua vita. Pensa ai momenti di sofferenza e sconfitta. Sono permanenti? Tutti sono venuti e se ne sono andati. La vita semplicemente passa. Non c’è nulla di permanente in questo mondo. Ogni cosa cambia, eccetto la legge del cambiamento. Hai già visto tanti cambiamenti. Sei sopravvissuto alle difficoltà, contrattempi, sconfitte e sofferenze. Tutto è passato. Anche i problemi del presente passeranno, perché nulla rimane per sempre. Tu sei semplicemente uno spettatore del cambiamento. Sperimentalo, comprendilo, e goditi il momento presente!

Fonte: MEDITAZIONE RAJAYOGA

La realtà profonda e spirituale del sesso

Buddha Samantabhadra and dakini Samantabhadri in a Yab-yum pose

La sessualità è la fonte della vita, la fonte della creatività – è anche il tuo 1° e 2° chakra. La sessualità è il tuo rapporto con la Madre Terra, con la tua madre, con la tua parte divina, la tua parte femminile. Che sia per l’uomo o per la donna sei un corpo energetico e durante il rapporto sessuale vai a fondere la tua energia con quella del tuo partner.

Questo significa che tutti i problemi emotivi del tuo partner entreranno nel tuo campo energetico. Quello che devi sapere è che quando un uomo eiacula in una donna, la sua energia rimane lì per quasi sei mesi. La donna porta dentro di sé quest’energia sessuale, ma si appropria anche di tutte le energie delle precedenti partner del maschio, quindi di tutte le cattive relazioni che egli potrebbe aver avuto nei mesi passati.

Lo stesso vale per l’uomo, che si prenderà tutte le energie negative degli ex partner della donna.

Questa è anche una delle cause principali delle malattie sessualmente trasmissibili – una miscela di energie creerà malattie. La secrezione bianca nelle donne è spesso legata alla pulizia energetica.

Lo scopo del tantrismo è quello di tessere legami ricchi e autentici tra tutte le parti del sé, tra le sue polarità, tra il fisico e lo spirituale, tra l’interno e l’esterno, tra due persone, tra il sé e i gruppi e il mondo, tra l’umano e il divino.

Il flusso di energia è verticale. La sessualità è la fonte, il cuore è il grande trasformatore e la coscienza è sia l’iniziatore che l’obiettivo della trasformazione. La sessualità assume allora una dimensione sacra.

Nell’unione sessuale, le energie dell’uomo e della donna si rigenerano a vicenda. Si crea un circolo di energia tra i due partner. L’energia emessa dal sesso dell’uomo penetra nella donna dove si innalzerà e darà forza ed espansione all’energia del suo cuore.

L’energia emessa dal cuore della donna passa nel cuore dell’uomo da dove scende e si riunisce all’energia primordiale del suo sesso, portandole una morbidezza, una sensibilità che prima non aveva.
In questa alchimia le energie del cuore e del sesso si uniscono e si integrano, creando una nuova unità, arricchita dalle qualità di entrambi. I partner diventano un cerchio dinamico di yin e yang, si incontrano, si fondono l’uno nell’altro. Questo è anche conosciuto come il risveglio della Kundalini.

Sviluppato in un clima di rispetto, integrità e rigore, la fiducia si instaura, il corpo si rilassa, il cuore si apre, la mente diventa più chiara, la coscienza sboccia.

Abbandona l’idea di performance e smetti di nutrire l’ego ma il cuore.

Molte coppie sono alla ricerca della destinazione finale di un viaggio sessuale che sarà l’orgasmo. Così sia l’uomo che la donna vogliono raggiungere al più presto questo piacere, dimenticando completamente che non è l’arrivo che conta, ma la strada intrapresa – in altre parole, il viaggio verso l’orgasmo.

Molte persone cercano quindi di nutrire il loro ego o la loro autostima pensando di portare l’orgasmo al proprio partner, senza sapere che se si prendessero il loro tempo, l’orgasmo sarebbe presente per tutto il viaggio, come nel tantra, con carezze, sguardi, baci, e molto altro…

Per me è chiaro che quando le coppie affrontano i rapporti sessuali in un modo più tranquillo assaporando e assaggiando ogni momento lentamente, nella coscienza, sperimentano più sensibilità, più sensualità e più soddisfazione.
Questo è ciò che ho provato dopo ogni atto sessuale con la mia Londinese. Abbiamo provato la sensazione di essere nutriti dall’amore in profondità, reinvestiti con la nostra forza di coppia e reinvestiti con la nostra forza di individui. Sdraiati uno contro l’altro potevamo stare lì per ore a guardarci negli occhi senza parlare, e questo ci bastava per capirci.

Essere presenti

L’amore si fa qui e ora… nel momento presente, con una coscienza presente. Quindi lascia da parte i tuoi pensieri, il tuo capo, il tuo lavoro, il telefono…

L’amore è l’unica cosa che ti collega al momento presente, al qui e ora. Il tempo si ferma, si entra davvero in un’altra dimensione.

Godetevi appieno questo momento e dedicatelo al vostro partner. Sii presente nei tuoi gesti, nelle tue carezze, nelle tue parole. Proverete molto più piacere di quanto possiate immaginare!

Ascolta il suo corpo, il tuo corpo, collega il tuo cuore al suo, la donna selvaggia è una donna spirituale, ha bisogno di questo guerriero pacifico, questo guerriero spirituale.

Prendetevi il vostro tempo – Il sesso lento

Il sesso lento è un concetto che è venuto, come al solito, dagli Stati Uniti. Un sociologo italiano sostiene questo movimento

Benjamin TORRE

Source: http://www.ben-lifechanger.com/

Arrendersi

Ma non chiedermi cosa puoi fare per arrenderti: non puoi fare nulla. Oppure, puoi fare una cosa sola: essere consapevole di cosa realmente guadagni tramite l’azione: siine consapevole! Pensi di aver “guadagnato molto”: hai guadagnato molta infelicità, molte angosce e molti incubi. Hai “guadagnato”! Questo è ciò che hai guadagnato attraverso il tuo sforzo, questo è ciò che l’ego può guadagnare. Sii consapevole dell’infelicità che hai creato in modo positivo, attivo, senza arrenderti. Sii consapevole di tutto ciò che hai fatto alla tua vita e questa consapevolezza ti aiuterà un giorno a buttare via tutto e ad arrenderti. Servirà a ricordarti che verrai trasformato non dall’arrenderti a un Guru particolare, ma dalla resa in sé.
Dunque, il Guru è irrilevante; non è la cosa fondamentale. La gente continua a venire da me, chiedendomi: “Voglio arrendermi, ma a chi?”. Non è questo il punto. Non è questione di “a chi”. È la resa in sé che aiuta, non la persona a cui ti sei arreso. Egli potrebbe non esistere nemmeno o non essere un autentico Illuminato. Potrebbe non essere altro che un impostore, ma non è questo il punto; non ha importanza! Ti sei arreso: questo aiuta, perché ora sei vulnerabile, aperto, sei diventato femminile. Hai perso l’ego maschile e sei diventato un grembo femminile.
La persona a cui ti sei arreso potrebbe essere un impostore o non esistere affatto, ma non è questo il punto! Ora che ti sei arreso, qualcosa può succederti. E molte volte è successo che anche con un falso maestro i discepoli si illuminassero. Questo forse ti sorprenderà: i discepoli si sono illuminati anche con un falso maestro!
Si racconta che Milarepa si fosse arreso a un insegnante. Egli era un uomo di fede, estremamente fiducioso. Per cui quando l’insegnante gli disse: “Dovrai arrenderti a me, solo allora potrò aiutarti”, egli rispose: “Va bene, mi arrendo”. Ma i vecchi seguaci di quel maestro erano invidiosi di Milarepa perché era un tipo d’uomo assolutamente diverso. Era un’autentica forza magnetica e avevano paura che, se fosse rimasto lì, sarebbe diventato il capo dei discepoli e quindi il successivo Guru. Per cui dissero al loro insegnante: “Quest’uomo non sembra sincero, quindi prima controlla se la sua resa è reale”.
Il maestro chiese: “Come dovremmo metterlo alla prova?”. Essi risposero: “Digli di saltare da questa collina”. E il maestro disse a Milarepa: “Se ti sei veramente arreso a me, salta da questa collina”. Egli non aspettò nemmeno di dire sì, ma saltò immediatamente. I discepoli pensarono che fosse morto e scesero. Impiegarono ore per arrivare a valle e lo trovarono semplicemente seduto sotto un albero a meditare, felice come non lo era mai stato.
A quel punto i discepoli sostennero che si era trattato semplicemente di una coincidenza fortuita. Anche il maestro era sorpreso. Com’era potuto accadere? Per cui chiese in privato a Milarepa: “Cos’hai fatto? Com’è stato possibile?”. Egli rispose: “Quando mi sono arreso, non ero più io che facevo qualcosa, sei stato tu a fare qualcosa”.
Il maestro sapeva benissimo di non aver fatto nulla, per cui ci riprovò. Mentre una casa bruciava, disse a Milarepa di entrare, sedersi e uscire solo quando tutta la casa fosse stata ridotta in cenere. Milarepa entrò e rimase lì per ore, finché la casa non fu altro che cenere. Quando gli altri entrarono, egli era semplicemente sepolto sotto la cenere, ma vivo ed estatico come non mai. Milarepa toccò i piedi del suo maestro dicendo: “Stai facendo miracoli”.
Allora il maestro disse: “È difficile credere che questa sia un’altra coincidenza”. Ma i seguaci risposero: “Non è altro che una coincidenza. Provaci ancora. Ci vogliono almeno tre prove”. Mentre attraversavano un villaggio, il maestro disse: “Milarepa, la barca non è ancora arrivata e il traghettatore non ha mantenuto la parola, per cui, va’, cammina sull’acqua fino all’altra sponda e dì al traghettatore di venire”. Milarepa andò e allora il maestro davvero pensò che fosse un miracolo. Raggiunse l’altra sponda e tornò indietro con il traghetto.
Il maestro chiese: “Milarepa, come fai?”. Egli rispose: “Mi affido semplicemente al tuo nome e poi agisco. È il tuo nome, maestro, che mi aiuta”. Allora il maestro pensò: “Se è il mio nome che può tanto…”. Provò anche lui a camminare sull’acqua, ma affogò e nessuno sentì mai più parlare di lui.
Com’è potuto succedere? Ciò che conta è la resa, non il maestro, non ciò a cui ti arrendi. La statua, il tempio, l’albero, la pietra, qualsiasi cosa va benissimo. Se ti arrendi, diventi vulnerabile all’Esistenza e l’intera Esistenza ti prende nelle sue braccia.
Forse questa storia è solo una parabola, ma il significato è questo: quando ti arrendi, l’intera Esistenza è dalla tua parte. Il fuoco, la collina, il fiume, la valle, nulla è contro di te perché tu non sei contro nulla. Non c’è più ostilità.
Se cadi da una collina e ti spezzi le ossa, quelle sono le ossa del tuo ego. Stavi facendo resistenza e non hai permesso alla valle di aiutarti. Stavi aiutando te stesso, ti ritenevi più saggio dell’Esistenza. Arrendersi vuol dire arrivare a capire che tutto ciò che fai è stupido e senza senso. E hai commesso tantissime stupidità per molte vite.
Affidati all’Esistenza. tu non puoi fare nulla! Devi comprendere che sei senza speranza, questa comprensione – sentire di essere assolutamente senza speranza – aiuterà la resa ad accadere.

OSHO – “The Book of The Secrets vol. II”
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