LA DANZA AUMENTA IL TUO POTERE

Le attività, in generale, permettono di muovere ed aumentare la nostra energia, perché? È molto semplice: un’attività ha bisogno di energia affinché si manifesti, quindi il nostro sistema deve fornirla. Si attiva un meccanismo energetico governato dall’intelligenza del nostro sistema che inizia a rendere disponibile l’energia necessaria richiesta per quell’attività specifica. Tutti i nostri livelli di coscienza si attivano e collaborano per fornire il tipo di energia che serve in quel dato momento.
Nell’attività fisica, ad esempio, la frequenza maggiormente richiesta è quella del primo chakra che è il livello di coscienza relativo al corpo fisico, non solo, ma in questo caso è il motore che alimenta e permette di utilizzare il corpo fisico.
Anche nella danza il 1°chakra è fondamentale, se non ci fosse questo tipo di energia sarebbe impossibile muoversi. La danza però ha delle qualità molto speciali, è una sorprendente alchimia che ha il potenziale di attivare moltissimo la nostra energia individuale. Oltre al 1° chakra, è critico e fondamentale il ruolo del 3° chakra: abbiamo bisogno di lui se vogliamo esprimerci, allora i movimenti del nostro corpo saranno collegati alla nostra qualità di espressione personale, cioè chi siamo. Permettendo il fluire del 3° corpo arriveranno anche altre magie: il 3° chakra è responsabile della manifestazione del nostro potere, uno dei suoi compiti è quello di esprimere il nostro potere personale. Sentirci più integri, più fiduciosi in noi stessi, più affermativi nella nostra direzione (che sono essenziali del 3° chakra) fa si che l’energia aumenti ulteriormente e la nostra danza diventi sempre più totale. E più la danza è totale, più l’energia fluisce: si attiva una potente sinergia e tuti i chakra ne sono coinvolti.
La musica è il mezzo che ci facilita tutto ciò, la parte ritmica lavora soprattutto sul primo corpo, mentre la melodia va a stimolare maggiormente il terzo e il secondo chakra. Ecco perché iniziano ad arrivare diverse emozioni: il secondo corpo inizia a vibrare maggiormente e le emozioni in esso contenute si sciolgono.
E se ci canti sopra diventi un capolavoro 😜
Tutto ciò succede se tu sei presente, se tu sei partecipativo. La danza è una via fenomenale e molto potente per aumentare la tua energia e per sostenere il tuo processo di crescita e trasformazione.
Danza come meditazione 💚

Respiro Dentro / Respiro Fuori

Il Natale è una buona opportunità per guarire ed armonizzare il tuo 2° chakra… perché?

Gli essenziali del 2° chakra sono anche responsabili della qualità delle relazioni individuali e da questi dipendono la simpatia, l’attrazione, l’armonia verso l’altro, etc… Quando stiamo vicini a una persona con la quale abbiamo una relazione intima o che le vogliamo bene, attraverso il 2° chakra fluisce l’energia che ci dà sostegno, ed è proprio attraverso questa frequenza che ci sentiamo bene e appagati a stare con l’altro: un’armonia di grande nutrimento e guarigione che si muove in entrambe le direzioni. Ma Il naturale movimento dei corpi sottili è come quello della maggior parte delle entità viventi in natura: è un movimento a onde che chiamiamo “respiro dentro” / “respiro fuori”. È una necessità metafisica, l’energia ha bisogno di circolare e rigenerarsi spostandosi prima verso una polarità e poi verso l’altra. Ecco perché dopo un certo periodo di tempo che siamo a stretto contatto con l’altro inizia ad arrivare una sensazione di pienezza, è il segnale che il chakra sta invertendo il circolo energetico: è arrivato il momento di staccarsi temporaneamente dall’altro. Se persistiamo stando vicino all’altro inizieremo a percepire la necessità di muoverci in uno spazio diverso, facendo magari un’altra attività o rimanendo soli, in caso contrario potrebbero iniziare ad arrivare sensazioni negative, noia, riluttanza, monotonia, frustrazione, etc… Se invece attiviamo il movimento di distacco verso un nuovo spazio, piano piano si invertirà nuovamente il respiro energetico e sarà sano e buono per noi ritornare dalla persona amata. Rispetta il respiro dentro e il respiro fuori del tuo secondo chakra: è la tua natura. Cogli l’occasione di farlo nei giorni di Natale dove spesso puoi stare vicino a persone care, ma fai attenzione a non persistere troppo. Stai a contatto con ciò che senti: il tuo 2° chakra ti darà i segnali che ti servono.

DA-DA-UN-PA – Gemelle Kessler

 

Da-da-un-pa è il titolo di una canzone del 1961 musicata dal maestro Bruno Canfora su testo di Dino Verde. Interpretata dalle Gemelle Kessler e dai gemelli Black Burns, era la sigla musicale della trasmissione televisiva Studio Uno.
La canzone – entrata a far parte dell’immaginario collettivo – colpì in maniera particolare il telespettatore medio della televisione nazionalpopolare italiana degli anni sessanta, in virtù della sua orecchiabilità e della danza di accompagnamento eseguita dalle artiste tedesche insieme ai ragazzi Gemelli Black Burns.

Come ricorda l’Enciclopedia della televisione curata da Aldo Grasso, le lunghissime gambe delle Kessler – all’epoca venticinquenni e reduci dai fasti del Lido di Parigi – rischiarono “di provocare uno scandalo” tanto da essere “opportunamente nascoste da pesanti calze di lana scura”.
La canzone funzionò come trampolino di lancio per le Kessler che, forti di una certa notorietà per la partecipazione ad un altro programma di intrattenimento nella stagione precedente, Giardino d’inverno, da allora consolidarono la loro popolarità.

Il testo del motivo, nella sua semplicità, ammiccava al valore di seduzione della ragazza proveniente dal nord dell’Europa, un tema all’epoca molto avvertito e posto qui quasi come contrappeso all’avvenenza delle maggiorate sfornate dal cinema italiano del tempo.
Le Kessler manifestavano con il canto (e il ballo) la gioia per il ritorno in Italia (la scena televisiva della televisione degli albòri era come un campo da seminare) sottolineando nel ritornello:
« Da-da-un-pa
come abracadabra funzionerà.
Ogni giorno ed ogni illusione
con il Da-da-un-pa
diventerà realtà.
Da-da-un-pa
Da da …

Con verve autoironica le Gemelle Kessler hanno poi eseguito nuovamente in anni più recenti il brano in occasione di trasmissioni televisive di sapore revival.

Regia: Antonello Falqui
Coreografia: Don Lurio e Gino Landi

MONOTON BLUES – Gemelle Kessler

 

Lato B della più celebre “Da-da-un-pa”, fu scritta dal maestro Bruno Canfora su testo di Dino Verde, e venne presentata in una puntata di Studio Uno.

La musica, come dice il titolo, è un blues, nella prima strofa suonata solo dalla batteria e dal contrabbasso (nelle successive entra l’orchestra di fiati); nel testo, ironico, le gemelle raccontano di annoiarsi a causa dei vari corteggiatori che propongono loro le solite cose (andare a bere un tè, il solito defilé di moda, ecc…).

La canzone inizia con uno sbadiglio delle Kessler.

Regia: Antonello Falqui
Coreografia: Don Lurio e Gino Landi

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432Hz, la Musica che Guarisce

 

Ho sempre conosciuto anche ai tempi del conservatorio il LA a 432 Hz come “LA Verdiano” senza mai ricercare il significato intrinseco di questa precisa frequenza. In questo articolo desidero proporre ai lettori ciò che la mia personale esperienza mi ha permesso di trasformare in contenuti di utilità.
Il mio risveglio nasce grazie a comunicazioni avute da Energie di altra dimensione ed ho sentito forte il desiderio di conoscere l’argomento, come se una forza proveniente da un luogo misterioso ma ben conosciuto dal cuore, mi esortasse a testimoniare. Così ha preso forma in me quella voglia che prima di questo evento era sterile ricerca e che ora è profondo entusiasmo del sentire di vero. Questa è la scintilla che mi ha condotto nel cammino dell’approfondimento ed è stato sorprendente trovare notizie che riflettevano fedelmente le informazioni avute in dono dal cielo… diciamo così.
Queste notizie, che di seguito elencherò, fanno anche parte degli studi di altri ricercatori che stanno cercando di diffondere le loro conoscenze a riguardo. Tutto nasce dal bisogno di suonare intonati assieme ad altri esecutori.
Ciò induce alla necessità di adottare una nota (frequenza) di riferimento per tutti. Ad oggi questa nota è il LA con una frequenza di 440Hz. Chi di voi non ha mai sentito la classica frase “dammi il LA” per intendere “mettiamoci in sintonia”? Il diapason serve proprio a questo, a dare una nota di riferimento. Ma come siamo arrivati a stabilire che questo LA deve avere una frequenza di 440Hz?
Partiamo dal presupposto che tutto vibra e la vibrazione è nel tutto; atomi, molecole, cellule, organi interni, neuroni del cervello e quindi noi stessi siamo in continua vibrazione. Sono persuaso, visti gli innumerevoli studi eseguiti da insigni medici e scienziati, che molti nostri malanni psico-fisici sono dovuti a vibrazioni disarmoniche delle frequenze che ci colpiscono. Sono altrettanto convinto che suonando accordati a 432 Hz ristabiliamo l’equilibrio armonico che mette in risonanza il nostro corpo creando armonia vibrazionale e, di conseguenza, guarigione.
Margherita Fronte, giornalista, che si occupa di medicina, scienza e ambiente per il Corriere della Sera e per i giornali del gruppo Focus ed è docente del Master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA) di Trieste ha recentemente intervistato il Prof. Carlo Ventura, direttore del laboratorio di biologia molecolare e bioingegneria delle cellule staminali presso l’istituto di cardiologia dell’università di Bologna ed è in stretta collaborazione con Università della California. Egli afferma che le cellule, come tutto l’universo, vibrano e, facendo ascoltare le giuste frequenze alle cellule staminali, queste ultime possono essere istruite per divenire cellule specifiche dei nostri organi. La vibrazione è dunque nel tutto e le vibrazioni possono modificare la materia.

Lo ha dimostrato Ernst Chladni (1756-1827) con la Cimatica che studia le forme prodotte dalle vibrazioni. Chladni e, dopo di lui, Hans Jenny riuscirono a provare scientificamente che le vibrazioni modificano la materia. Mi sento di affermare che il mio corpo, che già vibra di suo (cellule), è investito da vibrazioni esterne e, se queste non sono in risonanza con le mie vibrazioni si viene a creare uno sconquasso, si crea disarmonia e ciò è distruttivo.

Se andiamo a ritroso nel tempo scopriamo che Mozart, Beethoven e la Scuola Italiana utilizzavano intonazioni del DO a 256 hertz che è nella proporzione armonica della scala temperata del LA 432Hz.
Sono state ritrovate delle trombe in alcune tombe egizie ed è stato riscontrato che erano accordate a 432 Hz. Gli Stradivari erano costruiti per essere intonati e suonati a 432 Hz.
Giuseppe Verdi voleva fermamente il corista a 432Hz e ha combattuto anche a livello governativo per vedere realizzato il suo obiettivo.
In Europa il LA a 440 Hz fu imposto alla prima conferenza internazionale organizzata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, che la volle come intonazione ufficiale germanica visto che i suoi soldati, ascoltando musica così intonata, si caricavano di tensione ed aggressività prima delle battaglie.
Nel 1965, nei libri di testo italiani, l’intonazione ufficiale manteneva ancora il LA a 432 Hz. Solamente nel 1971 il LA a 440 Hz fu riconosciuto per legge da una delegazione del Consiglio d’Europa a cui si adeguò anche l’Italia.
Elenco ora alcune “coincidenze” che ho ritrovato in varie ricerche. Un adulto in buona salute durante il riposo presenta 60 pulsazioni del cuore al minuto. Se le moltiplichiamo per 24 ore troviamo un risultato di 86400 battiti al giorno (432X2).
L’altezza originale della grande piramide è di 432 piedi, cioè 147 m circa che moltiplicati per 43200 mi restituisce come risultato il raggio polare della terra, dal polo nord sino al centro (6350 Km circa).
Stonehenge, importante sito della cultura Celtica, si trova esattamente a 51 gradi 10 minuti 42,3529 secondi latitudine nord. Se moltiplichiamo questi tre numeri otteniamo 21600 (43200:2).
Il diametro del sole è 1.392.000 Km cioè 864000 miglia (432000×2). Il diametro della luna è 3476Km cioè 2160 miglia (4320:2).
Veniamo ora agli 8 Hz. Sappiamo che c’è una correlazione tra le varie note della scala temperata. Ogni nota rispetto alle altre ha un rapporto di distanza ben preciso. Ogni ottava raddoppia o dimezza il numero di frequenze, a seconda che si salga o si scenda. Nella accordatura con il LA a 440 Hz ad esempio il La all’ottava superiore sarà di 880 Hz, mentre all’ottava inferiore sarà a 220 Hz. Se accordiamo il DO in terza ottava a 256 Hz, per il sistema temperato mi ritroverò il LA in terza ottava a 432 Hz. Se ci spostiamo verso le ottave sempre più basse arriveremo a trovare un DO a 128 Hz, uno a 64 Hz, uno a 32 Hz, uno a 16 Hz ed uno a 8 Hz.
Cosa avrà di particolare questa frequenza che non troviamo con l’accordatura a 440 Hz? Nell’atomo di idrogeno la differenza di fase tra il protone e l’elettrone è di 1 diviso 0,125 che dà come risultato 8. La sua frequenza vibrazionale è quindi 8Hz, se pensiamo che il nostro corpo è costituito quasi al 90% di idrogeno…
8 hz è anche il battito fondamentale del pianeta conosciuto come Risonanza Fondamentale di Schumann cioè risonanze elettromagnetiche globali eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità che si trova tra la superficie terrestre e la ionosfera. Otto Schumann dimostrò matematicamente nel 1952 che la superficie della Terra e la ionosfera interagiscono come due armature di un gigantesco condensatore, dove la Terra è la parte negativa e la ionosfera la parte positiva.
8 hz è anche la frequenza subsonica emessa dai delfini e dalle balene.
8 hz è in grado di generare la stimolazione Alfa-Theta del cervello con la quale i nostri due bioemisferi sono in equilibrio, cioè sono sincronizzati per lavorare bene insieme. La neocorteccia del cervello viene risvegliata in questa sincronizzazione ed il risultato è una armonica compensazione del sistema nervoso che genera rilassamento e liberazione da stress. I 440hz invece portano ad un innalzamento considerevole dell’emisfero sinistro del cervello causando un aumento sproporzionato dello stato beta, ed il flusso di informazioni è miliardi di volte più debole, mentre i 432hz, multiplo degli 8hz, conduce entrambi gli emisferi ad un balance di equilibrio molto importante per la nostra salute somatopsichica.

E’ dimostrato che i tessuti viventi emettono ed assorbono radiazioni a frequenze precise.
La frequenza in cui si registra il massimo assorbimento da parte del DNA corrisponde ad una lunghezza d’onda di 65 nanometri che è il valore preciso della 42esima ottava sopra la frequenza di 256,54 Hz. Quindi gli armonici degli 8hz sono frequenza di replicazione del DNA.
Le leggi di Keplero ci hanno introdotti al fatto che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue una scala di sintonia di Do 256hz. Accade dunque che un cantante quale organismo vivente è “accordato” coerentemente con il DNA di tutte le cellule. Le frequenze delle particelle subatomiche sono anch’esse coinvolte nel processo, tanto nel cantante quanto nell’aria attraverso la quale il suono si diffonde.

Ora se il cantante, organicamente intonato a 432Hz, emette nell’aria, anch’essa intonata a 432Hz dei suoni sfasati di intonazione a 440Hz ben si comprende che creeremo battimenti e disarmonia a livello fisico.
Questo non vuol dire che la musica suonata a 440Hz sia brutta da ascoltare, ma sicuramente non è armonica alla nostra salute. A questo punto mi piace fare un esempio. Se mangio un pasto pantagruelico ricco di grassi e zuccheri avrò magari appagato la mia ingordigia e sarò pieno e felice, ma avrò forse creato qualche danno al mio fisico. L’esempio mi è utile per affermare che non tutto ciò che all’apparenza ci piace ci fa necessariamente bene!
Ormai da tempo, compongo e suono accordato a 432 Hz ed i risultati sono tangibili; infatti, durante le pratiche di meditazione e di incontro con la parte profonda di sé, gestite in collaborazione con psicologi, istruttori di yoga e professionisti del settore, queste frequenze facilitano il rilassamento del corpo fisico e spirituale aiutando coloro che ne fruiscono a raggiungere stati di profondo
benessere.

Giordano Sandalo, musicista vibrazionale

 

Video sui 432Hz con Giordano Sandalo

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